Energica

Energica, intervista a Giacomo Leone: “il futuro è elettrico”

Grande soddisfazione per Energica per il lancio di Experia, la prima crossover elettrica, accolta con entusiasmo dal pubblico e dalla stampa. I concessionari sono importanti per i test ride, l’Azienda è presente da Nord a Sud ma ci sono ancora zone scoperte

Dopo un anno dalla prima visita in azienda torniamo a parlare di Energica Motor Company. Prima di fare il punto dell’evoluzione del mercato e dell’Azienda riprendiamo i temi principali del precedente articolo. Siamo partiti, a fine stagione 2021, con un mercato italiano ancora acerbo sul fronte delle moto, mentre cresceva velocemente sul fronte della micromobilità, ciclomotori e scooter elettrici per l’uso in città, in particolare diffusi tra le flotte di sharing e consegne.

Per Energica il mercato più importante era quello americano, in particolare la California, e stava crescendo bene quello europeo, Svezia, Olanda e Germania in testa. Tutti questi paesi hanno in comune tre cose in particolare, prima di tutto la mentalità dei motociclisti, pronti per l’elettrico, poi l’interesse al settore da parte del Governo e una capillare rete di ricarica. In questi paesi non c’è mercato solo per la micromobilità ma anche per le moto. Ora, a un anno di distanza, facciamo il punto della situazione intervistando Giacomo Leone, Direttore Sales & Field Marketing di Energica Motor Company.

Energica: l’intervista a Giacomo Leone

Giacomo Leone Direttore vendite e marketing Energica

Ingenger Leone, cos’è cambiato in un anno nel mercato dell’elettrico in Italia?

“Il mercato italiano dell’elettrico è cambiato tantissimo per quanto riguarda la mobilità urbana e lo sharing, dove i numeri crescono molto velocemente. Per quanto riguarda le moto delle dimensioni e della fascia di prezzo delle Energica l’evoluzione è stata meno forte. Abbiamo avuto un buon successo in Lombardia, regione che avevamo già indicato come favorevole all’elettrico per mentalità, strutture e incentivazione locale. Le altre regioni sono ancora al palo. Tuttavia qualche timido segnale si vede, in particolare nelle grandi città.”

Sarà anche perché mancano le infrastrutture?

“Siamo ancora carenti ma rispetto all’anno scorso abbiamo fatto notevoli passi avanti. Oggi i punti di ricarica per veicolo elettrico circolante sono confrontabili con quelli di altri paesi europei come la Francia, la Germania. Quindi l’infrastruttura, che era un punto debole dell’Italia sta migliorando. I veicoli elettrici a basso costo stanno trainando il mercato delle due ruote elettriche. Le moto al momento soffrono un po’, abbiamo bisogno di qualche anno in più, ma abbiamo la certezza di essere sulla buona strada”.

Quindi la mentalità italiana sta cambiando?

“Sì, certamente, anche se con ritmi diversi rispetto ad altri paesi europei. Scooter e auto ci stanno aiutando, infatti i volumi degli scooter elettrici stanno crescendo molto rapidamente e con costanza, gli ultimi dati danno una percentuale dell’80%. Diverso il discorso delle auto, un mercato che è stato altalenante, anche perché sta scontando tutto ciò che sta succedendo in Europa, ma ormai tra elettriche e hybrid plug-in siamo arrivati a circa il 10% delle vendite, con un 3,5% di elettriche, impensabile solo fino a due ani fa. È vero, le moto sono penalizzate, per quello che ci siamo già detti un anno fa, in parte per la mentalità dei motociclisti italiani, abituati ai grandi marchi e prodotti storici”.

A proposito di motociclisti italiani come è stata recepita la Experia?

“Experia è la grande novità 2022 di Energica, una moto diversa che nasce su una piattaforma completamente nuova: motore, batteria, telaio, sovrastrutture. C’è ben poco in comune con le moto precedenti. È una crossover elettrica, con un bagagliaio della capacità di carico di 110 litri e ha tutte le doti per essere vincente sul mercato italiano ed europeo”.

L’accoglienza della stampa e del pubblico è stata eccellente: a soli tre mesi dal lancio abbiamo un numero di ordini che non avevamo mai raggiunto con altre moto, siamo sicuri che sarà il nostro cavallo di battaglia su tutti i mercati. Da giugno abbiamo fatto un tour in Europa e in tutti i paesi che abbiamo toccato, dalla Norvegia alla Spagna, ottenendo ottimi giudizi. È apprezzata per l’equilibrio, per la dinamicità, per la comodità e per la facilità della guida, che scopri appena ci sali. Abbiamo lanciato la prima edizione, la Launch Edition, completa di accessori, e a EICMA presenteremo il resto della gamma. Siamo molto soddisfatti”.Energica Experia

Comunque all’estero le cose restano più facili

“Sì, per le moto è così. C’è stato un consolidamento dei mercati che già andavano bene all’inizio del 2020 e 2021, soprattutto Germania e Olanda, e in quest’ultimo periodo è cresciuto molto velocemente anche il mercato del Regno Unito, sia per quanto riguarda i veicoli in generale, sia ovviamente per le moto Energica. Siamo cresciuti negli Stati Uniti, dove abbiamo raddoppiato il numero di concessionari e proporzionalmente sono cresciuti anche i volumi di vendita. Poi abbiamo fatto grandi passi in Oriente, abbiamo stretto accordi con importatori dei mercati principali nell’area Asia Pacific, in Malesia, a Singapore e in particolare in Giappone, Indonesia, e infine in Australia, ed è proprio da questi Paesi che ci aspettiamo i risultati migliori alla chiusura del 2022 e nel 2023”.

Quali sono i nuovi progetti?

“Nell’arco dei prossimi cinque anni vedremo tante novità di Energica”.

Non ci ha raccontato molto… Allora una domanda: ci saranno progetti che riguardano la micromobilità?

“No, non ci sarà nessun ciclomotore o scooter a marchio Energica. Ma con la nuova business unit che abbiamo lanciato alla fine dello scorso anno, Energica Inside, stiamo lavorando con altre aziende per portare la nostra tecnologia su veicoli che nulla hanno a che fare con le moto Energica ad alte prestazioni. Energica Inside ha proprio questo compito, diffondere la competenza di Energica e il prodotto elettrico a più livelli. Gli scooter e in generale i veicoli legati alla micromobilità sono quelli più appetibili legati al nostro brand. Al momento ci sono tanti discorsi aperti e anche in questo caso vedremo delle belle novità a partire dal prossimo anno”.

Domanda di prassi. Cercate concessionari?

“Sì, siamo presenti da Nord a Sud ma dobbiamo ancora coprire delle zone. Questo è importante soprattutto per far provare le moto, cosa fondamentale per mostrare il potenziale di una moto elettrica. Basta mezz’ora per capire la differenza con una tradizionale, un’elettrica ha una guida e un sound unici, diverso da tutto quello che c’è nel mondo”.

Che impegno richiede una concessionaria Energica?

“Ai concessionari chiediamo grande disponibilità di tempo, perché è necessario far provare le moto ai clienti, quindi organizzare test ride, porte aperte, eventi. Poi, ovvio, sono moto dai 20.000 euro in su e per un cliente italiano non è facile avvicinarsi a una Energica, anche con gli incentivi, ma siamo sicuri che ciò che abbiamo seminato ci permetterà di raccogliere eccellenti frutti. Siamo convinti che nell’arco di due anni il mercato italiano crescerà come quelli della Francia e della Spagna”.

Chiudiamo con un commento sul comunicato Honda, sull’impegno nel settore dell’elettrico della casa motociclistica che ha sempre dettato le regole del mercato.

“Il comunicato Honda non ci meraviglia, ci aspettavamo che una casa motociclistica così importante potesse entrare nel segmento così prepotentemente, con l’obiettivo di vendere oltre tre milioni e mezzo di moto nei prossimi dieci anni. Chiaro che si potranno permettere di aver una gamma molto vasta, dal ciclomotore in su con tutte le motorizzazioni, ma hanno dichiarato che faranno parte del loro listino anche moto elettriche.

Ritengo che anche loro si troveranno a scontrarsi con un ambiente difficile, con problemi legati al peso, all’autonomia, alle infrastrutture, alle decisioni dei governi, incentivi compresi. A volte siamo vittime, a volte protagonisti, proprio per l’impronta che i mercati stessi danno ai veicoli elettrici a 2 o 4 ruote.

Ci aspettiamo che Honda non sarà la sola e che nell’arco di qualche anno anche le altre aziende motociclistiche si affacceranno al mercato dell’elettrico. Alcuni lo fanno già, abbiamo visto dei prototipi, alcuni con scooter, altri con moto, altri ancora con prodotti simili ai segmenti di mercato sui quali noi ci siamo affacciati  da tempo, soprattutto con Experia. Abbiamo però il vantaggio accumulato in anni di lavoro, siamo stati i primi, con tecnologia e qualità del prodotto a offrire prestazioni eccellenti, spesso superiori a quelle dei veicoli a benzina.

Questo vantaggio va sfruttato per offrire nuovi prodotti, create nuovi segmenti, lo vedremo nei prossimi 5, 10 anni. Quindi ben vengano altri costruttori, anche noi saremo più motivati per fare prodotti all’avanguardia. La sfida si giocherà su un terreno che per noi è consono e conosciuto. Siamo contenti di poterci confrontare con i più grandi costruttori del mondo”.Energica Experia